Descrizione
Rispetto al classico caffè cotto-tostato, quello verde crudo ha un minor contenuto di caffeina, ma questa non è la sola differenza: nel primo, la caffeina è presente in forma libera, nel secondo in forma clorogenato (cioè caffeina associata ad acido clorogenico), particolarità che determina la diversa modalità di durata ed effetto. In pratica, bevendo il caffè classico si ha il picco di caffeina dopo circa 30-40 minuti, con uno smaltimento però relativamente veloce, mentre quello verde prevede un assorbimento più lento ma continuo; il caffè verde quindi, assicura tempi più stabili e lunghi di presenza di caffeina nel sangue, con livelli più bassi del caffè cotto torrefatto, ma con più gradualità e senza sbalzi. Insomma un’infusione di vitalità “diesel”. |
Modalità d'uso
il caffè verde crudo viene utilizzato analogamente a quello tostato; ovviamente, utilizzando i semi interi di caffè arabica, si rende necessario polverizzarli con un mortaio ed utilizzarne il ricavato mediante infusione; questa, per essere efficace senza impoverire la bevanda, deve avvenire ad una temperatura di 85°C e rimanere in infusione per circa 5 minuti.. |